Come non fare incazzare il gestore che ti fa suonare

13.09.2019

Salve musicisti underground, avete mai pensato perché l'underground si chiama così? Per ricordarci la caducità dell'esistenza, ed il posto dove tutti noi finiremo: sotto terra.

Dopo questo sfoggio di allegria, oggi vi parleremo dell'atteggiamento che ci piace nelle band che vengono a suonare da noi.

A differenza del precedente post, questo sarà più legato al Lupus in Fabula nello specifico, anche per i motivi per cui abbiamo aperto il locale.

Innanzitutto vediamo come mediamente i gestori dei locali vengono percepiti dai gruppi:

Ecco, ovviamente ci saranno anche titolari che sfruttano come negrieri i musicisti diventando miliardari, ma non è il nostro caso. Noi abbiamo aperto il Lupus in Fabula con l'idea di creare una famiglia (possibilmente molto allargata, tipo quelle dei matrimoni in Campania), che è anche il motivo per cui non siamo un club. Non è che se viene mio fratello a trovarmi a casa, gli chiedo la tessera per entrare... 

Quindi fatte queste premesse, vediamo cosa fa esclamare a un gestore "fighi questi, li devo richiamare" oppure "adesso chiamo mio cugino che sa usare il pc e gli hackero il profilo facebook sostituendo tutte le foto con dei grossi peni venosi".

COSA FARE PRIMA DEL CONCERTO 

Questa è facile. Basta rispondere a quello che vi si chiede. Se vi si chiede il logo, mandatelo. Se vi si chiede la liberatoria siae, mandatela. Se vi si chiede una e-mail a cui inviare il borderò digitale, indicatela. Niente di più facile (in teoria).

COSA FARE ARRIVATI AL LOCALE

Vi dirò una cosa: la puntualità è ampliamente sopravvalutata, altrimenti non ci si spiega come mai il 90% dei musicisti arrivi in ritardo. Ma in realtà questo non è un problema, e non ci fa neanche incazzare, perchè è una questione di gestione interna.

Quello che stiamo cercando di fare, è creare una scena underground degna di questo nome, e lo si può fare solo in un modo: con le relazioni sociali. Quindi, arrivati al locale la teoria prevederebbe che ci si comportasse come un qualsiasi essere umano del pianeta terra: rapportandosi più o meno educatamente con tutti gli altri. Parlare col tizio dietro il banco. Parlare col fonico. Parlare con la barista. Ma soprattutto: PARLARE CON LE ALTRE BAND.

Sinceramente siamo rimasti abbastanza sconvolti dal notare che alcune band sono completamente refrattarie ad approcciarsi ad altri musicisti con cui condivideranno il palco. 

Il punto è questo: IL VOSTRO PUBBLICO È (SARÀ) PER LA MAGGIOR PARTE FORMATO DA ALTRI MUSICISTI. Tirarvela e assumere atteggiamenti di competizione, menefreghismo, o addirittura critica aperta verso altre band, sul breve e medio periodo avrà solo un risultato:

Non ho citato appositamente il lungo periodo, perché se vi comportate come delle teste di cazzo, non ci sarà nessun lungo periodo. Segue piccolo armamentario di base:

-Ciao, siamo contenti di suonare qui da voi. Anche tu hai un gruppo?

-Ciao, sei il fonico giusto? Ti è arrivata la scheda tecnica? Come mai avete pensato di trasformare un così bel ristorante elegante in questo buco di merda per disadattati?

-Ciao, finalmente sei arrivata bella barista, prima c'era solo quello schifoso dietro al banco

-Heilà, dopo suoniamo prima di voi, che genere fate?

-Wow, hai la stessa testata di Steve Vai, è un caso o ti piace come artista?

Insomma frasi del tutto normali, per poi finire all'ovvio: "metti ancora 15 birre grandi, che abbiamo sete Porco Inferno!"

COME COMPORTARSI SUL PALCO

Parliamo ora di cosa dovreste fare sul palco. Non vi diremo ovviamente come suonare, cantare, muovervi o simila, questo fa parte della vostra espressività artistica. Vi daremo un paio di spunti:

Iniziamo col soundcheck.

...

...

...

Anzi no. Sul soundcheck faremo un articolo apposito, perchè ci vuole qualcosa come "i pilastri della terra" di Ken Follett per sviscerare bene il problema. 

Parliamo di cosa NON DOVETE DIRE:

Frasi penalmente rilevanti (inni ad Hitler, inni a Pol Pot, "andiamo a spaccare le gambe a tizio")

Frasi che infastidiranno il pubblico o vi faranno fare la figura dei coglioni

Cercate di evitare i pipponi politici a meno che non siate lì per quello (ad una manifestazione antifascista ad esempio) ma soprattutto evitate frasi che attirano l'attenzione su di voi, in modo totale ed esclusivo, per i motivi sbagliati:

COSA DOVRESTE DIRE:

In generale parlare col pubblico non è mai una cattiva idea, se fatto con una tempistica non eccessiva (sono lì per ascoltare musica, non un comizio) ed evitando alcune ingenuità (di cui sopra).

Non tutti sono portati a parlare al microfono, chi non lo è, fa bene a non farlo. Alcune cose però andrebbero sempre dette:

Chi cazzo siete a inizio concerto.

Che avete il vostro merchandising al banco apposito. Non dovete avere paura di dirlo. Se siete piaciuti è giusto, sacrosanto, OBBLIGATORIO, che un appassionato di musica sappia che può comprare QUELLA SERA il vostro cd. Non state vendendo banane marce comprate in un suk a marrakech per 29.99€ al kg. State diffondendo musica, non c'è proprio un cazzo da vergognarsi, c'è da andarne fieri. 

Ripetete con me:

"Vi ricordiamo che potete trovare il nostro cd al prezzo di una birra (o due) al banchetto vicino al mixer, solo che il nostro cd è per sempre, la birra la piscerete dopo mezz'ora".

Alla fine del concerto, ridite che avete il vostro merchandising in vendita e ringraziate le altre band e soprattutto il pubblico. 

COSA FARE DOPO IL CONCERTO

Ricordate il pippone di inizio post sulla famiglia, sul far crescere la scena eccetera? Ecco, si declina in questo:

Dopo la vostra performance, ascoltate quella degli altri. Sembrerà ridicolo dirlo, ma indovinate un po'?

Se ogni gruppo ascoltasse gli altri, ci sarebbero 10 (mediamente) persone in più sotto il palco. Se vi dico questa cosa, è perché non è affatto scontata. Partecipare come pubblico all'esibizione degli altri è la base per fare del bene alla scena, stringere nuove amicizie, crescere come musicisti e come persone.

Se voi non vi interessate alla musica degli altri, perchè mai gli altri dovrebbero interessarsi alla vostra?

In teoria questo accorgimento dovrebbe valere anche se suonate per ultimi, tuttavia alcuni artisti sentono la pressione prima di salire sul palco e hanno bisogno di isolarsi e di tranquillità. Sta a ognuno di voi capire se non partecipate alle performance altrui perché avete questo tipo di sensibilità oppure siete solo dei fallocefali. 

E per finire... Mettetevi al banco del merchandising. Non cascherà nessuno dal cielo a vendere la vostra roba al posto vostro. Insisto molto su questo punto, perché come sapete non abbiamo (per ora, si spera) la possibilità di offrirvi dei cachet come quelli che molti di voi meriterebbero, quindi cerchiamo almeno di arrotondare con i vostri cd e le vostre magliette! Diffondete il vostro verbo!

Avremmo altre cose da dirvi, ma vi aspettiamo per farlo dal vivo, al Lupus in Fabula! 

Nel momento in cui scrivo è in programma la riapertura stagionale, il 28 Settembre,

 con Starsick System, Handful of Dust e Vulgar Speech

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Ci vediamo a fine mese!



Lupus in Fabula, Via San Gervasio 44, Nimis (UD)
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